La filosofia e le sue forme di espressione
di Salvatore Lavecchia
In nessun ambito come nella comunicazione filosofica le forme del comunicare si sono manifestate in modo più evidente quale generativa performatività riguardo ai contenuti, al metodo, agli obiettivi da cui sono state orientate. In altre parole, un’efficace comunicazione filosofica, una produttiva forma d’espressione della filosofia, si è sempre distinta per la capacità di farsi prassi filosofica, senza scissioni rispetto ad una disincarnata teoria. La comunicazione filosofica ben riuscita è sempre stata, dunque, anche metafilosofia.
I contributi presenti in questo numero di P.O.I. sono consonanti con quanto appena accennato, costituendo un panorama vario e stimolante rispetto alla comunicazione filosofica intesa, appunto, come prassi del filosofare da cui essa è di volta in volta generata.
Non sorprende la circostanza che alle filosofie antiche sia dedicato il maggior numero di contributi. Infatti, in misura finora ineguagliata quelle filosofie hanno saputo aprirsi, con feconda spregiudicatezza, alle più diverse modalità comunicative offerte da civiltà ancora libere da rigidi steccati tra le forme ed i generi dell’essere poiêtês – termine che, come noto, può indicare anche chi scrive in prosa.