Call for papers: Filosofia e lavoro. Ieri e oggi
P.O.I. – Points of interest, N. 5 (dicembre 2019)
La rivista semestrale “P.O.I.” invita studiosi di filosofia e ambiti disciplinari affini a contribuire al numero II/2019, sviluppando il tema proposto in conformità ai criteri e ai termini di seguito indicati, a partire da uno o più degli spunti offerti di seguito.
Il Novecento ha lasciato in eredità al nuovo millennio un concetto di lavoro di cui non ha ancora saputo produrre chiavi interpretative, a partire dalla frammentazione e ibridazione di quello che era il classico soggetto dell’indagine sul lavoro, quella classe operaia che aveva costituito il fulcro dell’interesse della riflessione moderna. Il presente numero si propone di indagare sulla genesi del concetto di lavoro, cercando di comprendere se e come possa essere utilizzata una concezione ‘pre-moderna’, che non abbia la pretesa di rinunciare alle categorie fissate da Karl Marx e Max Weber, ma che voglia ricondurre il concetto al suo nucleo più originario, investigandone le connessioni con gli altri aspetti dell’agire umano, proprio perché oggi questa differenziazione non è più chiara ed evidente. Antimo Negri ricordava l’esigenza di una storia della filosofia del lavoro e sul lavoro, partendo dalla sua forma manuale, “come segno dell’umanità più differenziata dell’uomo”, una filosofia che “non viene fuori quando l’uomo si fa possessore unicamente di idee che sembrano cadere dal cielo”.
Confrontarsi oggi con la tematica del lavoro da un punto di visto filosofico richiede una riflessione che superi l’idea di un lavoro ‘strumentale’, volto esclusivamente alla produzione di beni: quale concezione dell’uomo (e della storia in quanto storia dell’animale-che-lavora) può darsi prima e dopo (in un ‘dopo’ teorico che affronti il problema della automatizzazione dei processi produttivi, la ‘quarta rivoluzione industriale’) del modello calvinistico e capitalistico del lavoro?
Si propone di seguito un elenco, non vincolante, di possibili indirizzi di ricerca:
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- Le nuove figure sociali che sostituiscono la classica figura del lavoratore salariato;
- Presupposti teologici della nozione di lavoro nell’età moderna;
- Scomparsa o rideclinazione dell’homo faber nel mondo contemporaneo;
- Il futuro del lavoro nella forma ‘4.0’;
- Prospettive ‘improduttive’ del concetto di lavoro (tra gli altri, Max Scheler, Simone Weil).
Per modalità e termini di invio dei contributi, si osservi quanto di seguito indicato:
- La risposta al presente CFP dovrà essere preceduta dall’invio di un abstract, che sarà sottoposto a valutazione preventiva da parte della redazione sulla base della sua attinenza al tema così come declinato nella Call.
- Termine ultimo per l’invio dell’abstract (circa 2000 caratteri, spazi inclusi): 30 agosto 2019. La comunicazione dell’esito delle valutazioni avverrà alla scadenza del termine.
- Termine ultimo per l’invio del contributo integrale (20.000 – 60.000 caratteri, spazi inclusi): 30 ottobre 2019.
- I contributi devono essere inediti e non devono essere contemporaneamente sottoposti a valutazione da parte di altre riviste.
- Le lingue accettate per la presentazione dei contributi sono: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo.
Gli abstract da sottoporre a valutazione dovranno essere completi di: nome e indirizzo email dell’autore, titolo del contributo, 5 parole chiave.
La rivista utilizza un sistema di double blind peer-review.
Gli autori il cui abstract superi la valutazione iniziale dovranno inviare contributi anonimi, dunque privi di qualunque riferimento (diretto o indiretto) alla propria identità, che rechino in apertura un abstract (max. 2000 caratteri) e 5 parole chiave in inglese.
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Il materiale dovrà essere inviato all’indirizzo email redazione@poireview.com