DOI: 10.5281/zenodo.6900036

Dalla barbarie alla civiltà. Il miraggio della vertigine in Roger Caillois

di Giordana Colicchio

Roger Caillois nasce a Reims il 3 marzo del 1913 e, affidato nel 1918 alle cure della nonna, trascorre la sua infanzia in campagna a Vitry-le-Brûlè (oggi Vitry-en-Perthois), un tipo di infanzia che forse oggi non esiste più. È infatti già dai primissimi anni della sua vita che Caillois si trova a vivere a stretto contatto con la natura, molto lontano dalla strada, dai libri, nella sola familiarità con erbacce, spighe, alberi, bestie, odori naturali. Accompagnando la nonna nello svolgimento della maggior parte delle sue mansioni quotidiane, Caillois impara a riconoscere i fiori, i cereali, le farfalle e altri insetti, pur essendo in grado di attribuirgli un nome soltanto tempo dopo, soltanto dopo esser giunto in città. La sua tendenza a ricercare un nesso tra le più disparate forme di vita nasce proprio in questi campi, dove si sorprende a confrontare il volo contrastante del pipistrello, quello immobile della macroglossa e infine, il volo verticale del cervo volante.

Keywords: Rules, Vertigo, Order, Civilization, Barbarism

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