DOI: 10.5281/zenodo.14493615

Ripensare i confini del ‘naturale’: all’intersezione tra fisica e filosofia

di Fiorenza Manzo

Il secolo e mezzo circa che va dalla metà dell’Ottocento alla fine del Novecento ha segnato un cambiamento epocale nella riflessione sul rapporto tra scienza e filosofia, che ha inevitabilmente coinvolto la definizione – letteralmente intesa come ‘perimetrazione’ – del concetto di ‘natura’. Gabriel Tarde, nel suo Monadologie et sociologie, propose una ripresa immanentista della monadologia di Leibniz alla luce delle ipotesi fisiche in quel momento più accreditate: la teoria cellulare di Schwann, la teoria parassitaria della malaria di Pasteur, le teorie chimiche di Berthelot e finanche l’evoluzionismo di Perrier (l’evoluzione per associazione tra organismi elementari in organismi più complessi). Così, l’infinitesimale diventa “la chiave dell’intero universo”: tutto parte dall’infinitesimale e tutto vi ritorna.

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INTERNO_POI 1-12-2023 5-9