Le riviste di filosofia tra politica e cultura: il «Giornale critico della filosofia italiana» del 1929
di Emanuele Agazzani
Il XX secolo si apre, in Italia, all’insegna di un complessivo senso di trasformazione e progresso che investe le sfere dell’industria e dell’economia, della vita civile e della cultura e si riflette in una coscienza nazionale che, perlopiù sopita una volta conseguita l’Unità, va ora risvegliandosi «feconda di opere e di speranze». Come ha insegnato Benedetto Croce, per comprendere la cultura di un determinato tempo storico è necessario risalire alla sua sorgente, cioè la contemporanea filosofia che, a sua volta, non ha una genesi esclusivamente ideale ma è alimentata dalle «passioni e dalle esperienze della vita vissuta», generando così un nesso circolare tra filosofia e vita. Seguendo questa traccia, ossia indagando il panorama filosofico italiano dai primi anni del Novecento fino agli anni Trenta, si cercherà insieme di individuare la ragione di questo senso di rinnovamento culturale, nell’ancoraggio della filosofia al proprio tempo storico, e di sorprendere l’impiego delle riviste come strumenti peculiari per il dibattito e la diffusione della filosofia, tanto che esse diventarono, come avvenne nel caso del «Giornale critico della filosofia italiana» di fronte agli avvenimenti politici che agitarono l’Italia nel 1929, luoghi privilegiati per rispondere alle questioni teoriche, etiche e politiche, o più genericamente culturali, sollevate da una realtà mai come in quel secolo irrequieta e drammatica.
Keywords: Philosophy Journals, Italian Philosophy, Giornale critico della filosofia italiana, Giovanni Gentile