Call for Papers

Dialogo e Logo. Il pensiero tra dimensione collettiva e individuale

P.O.I. – Points of Interest, No. 13 (dicembre 2023)

Termine ultimo per l’invio degli abstract: 30 giugno 2023

redazione@poireview.com

 

La rivista semestrale “P.O.I. – Points of Interest” invita a contribuire al numero II/2023 della rivista, sviluppando il tema in oggetto in conformità ai termini di seguito indicati e a partire dalle riflessioni qui proposte.

“Il pensiero può sembrare un’attività del tutto solitaria. E tale è in molte specie animali. Ma nell’uomo il pensiero è come un musicista jazz che improvvisa un nuovo riff nel chiuso della sua stanza. Il musicista suona da solo, è vero, ma lo fa con uno strumento fabbricato da altri, e che anche altri potrebbero suonare, dopo anni di pratica e di apprendimento con colleghi musicisti, all’interno di un genere musicale che ha una lunga storia di riff leggendari, e immaginando di avere di fronte un pubblico di appassionati di jazz. Il pensiero umano è improvvisazione individuale immersa in una matrice socioculturale” (Michael Tomasello, A Natural History of Human Thinking, 2014, tr. it. Unicamente umano. Storia naturale del pensiero, Il Mulino, Bologna 2014).

Negli ultimi anni, il tema della natura sociale dell’intelligenza umana è ritornato sulla scena dopo un lungo periodo di concezioni puramente computazionali del pensiero. Ma questo sviluppo pone anche domande difficili. Esiste un’intelligenza collettiva depositata in istituzioni e convenzioni? O esiste quantomeno una disposizione individuale a porsi dal punto di vista di un “noi” (“intenzionalità collettiva”, “intenzionalità condivisa”) da considerare come la condizione originaria per la nascita del pensiero specificamente umano? E ancora in quale misura fenomeni sociali come la deliberazione e la scelta collettiva sono presupposti al modo in cui concepiamo il dialogare e l’argomentare, il chiedere e fornire ragioni? Possiamo invertire il rapporto tra “logo” e “dialogo” – come suggeriva pionieristicamente Guido Calogero molti anni fa – e vedere il secondo come la base su cui si sviluppa il primo? Queste domande investono la filosofia cognitiva e  dell’azione attraverso la problematica delle We-intentions e della loro natura, ma anche la sociologia con la teoria “interazionistica” della razionalità proposta da Dan Sperber e Hugo Mercier (The Enigma of Reason, 2017), così come la filosofia del linguaggio attraverso la pragmatica della conversazione griceana e post-griceana, infine la logica stessa attraverso gli sviluppi degli approcci pragmatici e dialogico-comunicativi all’argomentazione e alla sua logica, da Perelman e Toulmin negli anni ’50 del XX. secolo alle logiche informali e al practical turn in logics dei decenni successivi, sviluppi che hanno finito per coinvolgere anche la didattica della logica e contribuito all’emergere della problematica dell’“educazione al pensiero” (M. Lipman).

Questo numero di POI si propone di discutere questi nuovi approcci al problema della relazione individuale-collettivo in ambito noetico e cognitivo, mostrarne i punti di convergenza ma anche le difficoltà, le possibili declinazioni alternative. Una lista di possibili tematiche da sviluppare è la seguente:

  • Esiste e come è fatta l’intenzionalità collettiva?;
  • Le dimensioni sociali della razionalità e dell’irrazionalità;
  • Conversazione, discorso, dialogo: le pratiche della condivisione del pensiero e le loro regole;
  • La logica dell’argomentazione da Perelman e Toulmin alle logiche informali contemporanee.

 

Per modalità e termini di invio dei contributi, si osservi quanto di seguito indicato.

La risposta alla presente CFP dovrà essere preceduta dall’invio di un abstract, che sarà sottoposto a valutazione preventiva da parte della redazione sulla base della sua attinenza al tema così come declinato nella Call.

Termine ultimo per l’invio dell’abstract (circa 2000 caratteri, spazi inclusi): 30 giugno 2023. La comunicazione dell’esito delle valutazioni avverrà alla scadenza del termine.

Termine ultimo per l’invio del contributo integrale (20.000 – 60.000 caratteri, spazi inclusi): 30 settembre 2023

I contributi devono essere inediti e non devono essere contemporaneamente sottoposti a valutazione da parte di altre riviste.

Lingue accettate: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo.

La rivista utilizza un sistema di double blind peer-review; pertanto, nome ed eventuale affiliazione dell’autore dovranno comparire una volta sola, sotto il titolo dell’articolo. I contributi, nella versione integrale, dovranno essere completi di abstract in inglese (max. 1500 caratteri, spazi inclusi) e 5 parole chiave in inglese.

 

Norme editoriali al link http://poireview.com/norme-editoriali/.

 

Gli elaborati dovranno essere inviati all’indirizzo email: redazione@poireview.com