Philosophy for Children
Pratica filosofica o innovazione metodologico-didattica?
di Vincenza Merlino
Come sarà certamente noto, il MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) ha istituzionalizzato l’ingresso della Philosophy for Children (d’ora in poi P4C), nel contesto di educazione formale, firmando un protocollo di intesa con il Centro di Ricerca sull’Indagine Filosofica (d’ora in poi CRIF). […] A giustificazione di tale impegno, nelle considerazioni preliminari del documento sopracitato, si legge che il sistema educativo nazionale e internazionale, trovandosi ad affrontare nuove sfide che nascono dalle profonde trasformazioni della società in cui viviamo, necessita di integrare i processi di apprendimento-insegnamento – volti all’acquisizione di conoscenze – con una più articolata e significativa dinamica educativa che punti, come la P4C, al conseguimento di competenze (life-skills) di tipo cognitivo, valoriale e sociale, che mettano in grado i discenti di ragionare in maniera critica, autonoma e consapevole, sia nell’ambito scolastico, sia in quello più in generale dell’educazione permanente (life long learning); […] è allora nei soli termini di mera innovazione metodologica che inerisce la didattica della filosofia che la P4C trova la sua definizione e la sua connotazione?
Parole-chiave: Philosophy for Children, Educazione permanente, Pratica Filosofica
2. P.O.I. Il pubblico e la filosofia-Merlino