DOI: 10.30443/POI2019-0019

Eleatica per le scuole. Il paradosso tra matematica, fisica e filosofia

di Francesca Gambetti

 

È ormai da quasi tre lustri che nel Cilento, ad Ascea-Velia si tengono con regolarità – prima annuale e più recentemente biennale – gli incontri di ELEATICA, la sessione internazionale di studi di filosofia antica, interamente dedicata alla discussione dei più recenti risultati della ricerca e all’approfondimento delle “fondative” questioni filosofiche suscitate dal pensiero eleatico, che si è sviluppato proprio in questo territorio, più di duemila e cinquecento anni fa, a opera di Parmenide e Zenone.
Le tre lectures di ELEATICA sono tenute in ogni edizione da uno studioso diverso, che si è distinto nel panorama internazionale per il contributo dato alla ricerca sul pensiero eleatico e presocratico in generale, e si rivolgono per lo più a un pubblico vario – formato da studiosi, ricercatori, dottorandi, studenti universitari, provenienti da tutto il mondo – ma ristretto di “addetti ai lavori”.
Nelle ultime due edizioni, grazie anche alla collaborazione avviata con la Società Filosofica Italiana, il comitato scientifico di ELEATICA ha deciso di aprire l’iniziativa anche ai “non specialisti”, dedicando una intera sessione dei lavori al mondo della scuola.
ELEATICA per le scuole, infatti, vuole essere un tentativo di “buona” divulgazione scientifica, un’occasione per mettere a disposizione la ricerca condotta ai più alti livelli nell’accademia, perché diventi opportunità di approfondimento e aggiornamento per i docenti di filosofia dei licei italiani, di innovazione didattica, di sperimentazione di nuove metodologie e condivisione di “best practices”, e di stimolo per gli studenti, affinché comprendano l’importanza e soprattutto l’attualità di quelle questioni “di verità e di senso” originate dall’eleatismo, che rappresentano il nucleo originario di tutta una tradizione di pensiero.

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