Recensione a S. Mazzone, Generose utopie. Il giornalismo politico di Guido Dorso (1919 – 1925), Editoriale Scientifica, Napoli 2019, 219 pp.
di Raffaele Ciccone
Generose utopie. Il giornalismo politico di Guido Dorso (1919 – 1925) è la proposta editoriale di Stefania Mazzone per approfondire l’attività di giornalista e di teorico della politica di Guido Dorso, ovvero di quella dimensione “solare” della sua personalità che Gaetano Vardaro ci ha restituito per primo e che costituisce ormai un punto di riferimento imprescindibile per orientarsi nella vasta letteratura esistente sulla figura dell’avellinese. Non a caso in Generose utopie abbondano i richiami a tale ricchezza di opere, il che dunque testimonia da parte dell’autrice una conoscenza enciclopedica dei commentatori e dei biografi di Dorso, di ciò che si è già detto e si dice ancora sulla sua figura; a questo si aggiunge un’attenzione particolare nell’indagine sulla prima formazione di Dorso, sui suoi studi più maturi e sui contatti che ebbe con i maggiori intellettuali e politici del suo tempo. Ecco dunque che Generose utopie ci restituisce un quadro in prospettiva dell’avellinese, che viene osservato principalmente tramite il confronto con i suoi contemporanei e le analisi degli studiosi del suo pensiero, un quadro insomma che presenta il suo soggetto principale innanzitutto attraverso gli elementi che conducono a esso, per offrirlo successivamente nella sua interezza a chi osserva. Questa scelta ci dice molto della volontà dell’autrice di fissare con precisione le coordinate con cui bisogna accostarsi al soggetto, di rendere conto al lettore di ciò che finora è stato già detto e ripetuto, per lasciare finalmente spazio a qualcosa di nuovo e autentico. Una scelta che a volte potrebbe disorientare il lettore, vista la ricchezza di riferimenti e di citazioni che viene offerta in ogni capitolo; tuttavia, se il Dorso di questo libro a volte non emerge immediatamente, è di sicuro perché Mazzone non intende presentare un’altra biografia; il titolo infatti non è “Vita e opere”, ma Generose utopie, ed è proprio la riflessione sull’utopia, sull’irrealtà nella politica, il punto di fuga dell’opera.
Recensione di Raffaele Ciccone a Stefania Mazzone, Generose utopie. Il giornalismo politico di Guido Dorso (1919 – 1925)