Ripensare Hegel. Intervista ad Alberto Burgio e Gennaro Imbriano
a cura di Gianmarco Bisogno
Alberto Burgio è professore ordinario di Storia della Filosofia presso l’Università di Bologna. Si è occupato prevalentemente di storia della filosofia politica e di filosofia della storia. Si è dedicato principalmente al pensiero politico di Rousseau (Eguaglianza, interesse, unanimità: la politica di Rousseau, 1989, Rousseau e gli altri. Teoria e critica della democrazia tra Sette e Novecento, 2012) e della modernità (Per un lessico critico del contrattualismo moderno, 2006); alla filosofia tedesca, all’idealismo classico e al marxismo (Modernità del conflitto. Saggio sulla critica marxiana del socialismo, 1999; Vernunft und Katastrophen. Das Problem der Geschichtsentwicklung bei Kant, Hegel und Marx, 2003; Il sogno di una cosa. Per Marx, 2018); al pensiero di Antonio Labriola e Antonio Gramsci (Antonio Labriola nella storia e nella cultura della nuova Italia, a cura di, 2005; Gramsci storico. Una lettura dei Quaderni del carcere, 2003; Gramsci. Il sistema in movimento, 2014). Dal 2006 al 2011 è stato deputato al Parlamento della Repubblica italiana.
Gennaro Imbriano è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna. Si occupa di filosofia tedesca contemporanea, di teoria della storia e di storia concettuale. Tra le sue pub-blicazioni più importanti: Le due modernità. Critica, crisi e utopia in Reinhart Koselleck (2016); Der Begriff der Politik. Die Moderne als Krisenzeit im Werk von Reinhart Koselleck (2018); Il lavoro e le cose. Saggio su Heidegger e l’economia (2019); Il tempo della contraddizione. Storia, lavoro e soggettività in Marx e Heidegger (2019).