DOI: 10.30443/POI2020-0017

Recensione a P. Conte, Unframing Aesthetics, Mimesis, Milano – Udine 2020, 169 pp.

di Sofia Pirandello

Nel suo ultimo lavoro, Pietro Conte affronta la questione della cornice, oggetto da sempre caro alla filosofia, col dichiarato proposito di evitare di darne una definizione normativa, impresa più volte tentata nella storia del pensiero. Unframing Aesthetics interroga la cornice come soggetto. Quel che si intuisce fin dal titolo è reso esplicito nella prima pagina dell’introduzione: la ricerca si focalizza «on the processes and procedures of framing rather than on frames as concrete objects» (p. 11). Alla cornice va dunque riconosciuta un’agentività specifica, che ha ricadute concrete sull’osservatore.

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