Redazione

Gianmarco Bisogno ha conseguito la laurea triennale in Filosofia presso l’Università di Salerno, discutendo una tesi in Storia della Filosofia Medievale intitolata “La trasformazione del paradigma cristiano tra Tertulliano ed Agostino”. Consegue poi la laurea magistrale in Scienze Filosofiche presso l’Università di Bologna con un lavoro sul problema dell’individualità negli scritti hegeliani giovanili. Si è dedicato lungamente allo studio del pensiero hegeliano e delle sue interpretazioni (in particolar modo quelle della cosiddetta “sinistra hegeliana”) e allo studio del pensiero di David Hume, in particolare di temi quali la religione, l’economia e la società. Attualmente è iscritto al corso di dottorato “Ricerche e studi sull’Antichità, il Medioevo e l’Umanesimo” (RAMUS) presso l’Università di Salerno.

Paolo Castaldo consegue il titolo di Dottore di Ricerca in “Ricerche e studi sull’Antichità, il Medioevo e l’Umanesimo, Salerno (Ramus)” presso l’Università degli Studi di Salerno, con una tesi dal titolo: “Logica Laurentiana. Studio sui libri II e III della ‘Dialectica’ di Lorenzo Valla”. E’ Cultore della Materia negli insegnamenti di “Storia della filosofia del Rinascimento” e di “Metafisica” presso l’Università di Salerno. I suoi interessi vertono soprattutto sul rapporto tra logica e retorica in età umanistica e primo-moderna. Dal 2019 ricopre la posizione di ricercatore post-doc presso l’Università di Napoli “Federico II”.

Catherine Fullarton è Faculty Fellow presso il King’s College di Halifax (Canada) e dottoranda presso la Emory University di Atlanta (USA). Ha conseguito la laurea di primo livello in Storia e Studi Contemporanei presso il King’s College nel 2005, con una tesi sulle Aporie di Derrida. Ha poi conseguito il Master in filosofia presso la Ryerson University nel 2013, con una ricerca sulla fenomenologia intersoggettiva di Merleau-Ponty. Attualmente si occupa di sviluppare un modello di spiegazione della capacità empatica fondato sul concetto aristotelico di “phronesis” e sulla teoria dell’espressività incarnata di Merleau-Ponty.

Alessio Lembo ha conseguito la laurea triennale in Filosofia presso l’Università di Salerno, discutendo una tesi in Storia delle Dottrine Politiche incentrata sul concetto di autorità in epoca moderna e contemporanea, a partire dall’interpretazione di Herbert Marcuse. Completa gli studi con una tesi magistrale in filosofia moderna dal titolo “Temi platonici e cartesiani nella teoria della conoscenza del primo Spinoza”. Il suo interesse è rivolto principalmente a Spinoza, in particolare ai suoi rapporti con il pensiero ebraico e con Cartesio e Hobbes. Si è occupato inoltre di alcune interpretazioni contemporanee del rapporto tra conoscenza e politica nel pensiero spinoziano (Strauss, Martinetti, Deleuze) e della figura di Piero Martinetti, sia da un punto di vista storico, analizzandone le posizioni politiche nei confronti del fascismo, sia dal punto di vista teoretico, nella sua interpretazione di Spinoza. Attualmente è iscritto al dottorato di ricerca in Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. 

Fiorenza Manzo è dottoressa di ricerca in filosofia, attualmente borsista di ricerca presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Milano nel 2023, con una tesi intitolata “Sistemi, strutture, sforzi, moti. L’analogia tra le scienze fisico-matematiche e le scienze civili nella filosofia di G.W. Leibniz”. Precedentemente, aveva conseguito la laurea triennale in Filosofia presso l’Università di Salerno con una tesi in Storia delle dottrine politiche, incentrata sui concetti di garantismo e liberalismo nel contesto della sospensione delle libertà civili nella Francia della Rivoluzione; aveva poi concluso gli studi presso l’ateneo salernitano con una tesi magistrale dal titolo “Alterità e Intersoggettività: Leibniz e l’eredità del tema monadologico”, dedicata alla ricerca del fondamento logico ed epistemologico dell’alterità nella monadologia leibniziana, con particolare attenzione alla lettura “funzionalista” di Ernst Cassirer.

Giuseppe Palermo ha conseguito la laurea magistrale in Filosofia nel 2017 presso l’Università degli Studi di Salerno, con una tesi in Filosofia Medievale su “La conoscenza di Dio in Sigieri di Brabante”. È attualmente dottorando presso il corso di dottorato “Ramus – Ricerche e studi sull’Antichità, il Medioevo e l’Umanesimo, Salerno”, con un progetto incentrato sulla riflessione del tardo Agostino sul tema della Grazia. La sua ricerca si avvale dell’utilizzo di piattaforme online per la schedatura dei testi. I suoi interessi di ricerca spaziano dal pensiero tardoantico (pagano e cristiano), all’Averroismo e alla filosofia aristotelica in epoca tardomedievale, in particolare nell’ambito etico, sulla scia della riflessione avviata da Pierre Hadot. Si occupa attivamente di Open Science e Digital Humanities. 

Enrico Volpe è dottore di ricerca RAMUS (XXXIII ciclo), in cotutela tra l’Università di Salerno e l’Universität zu Köln con cui ha anche ottenuto il titolo di Doctor Europaeus. Ha lavorato a una tesi sulla figura del demiurgo in Numenio di Apamea e Plotino su cui ha anche tenuto diverse conferenze in ambito nazionale e internazionale. È attualmente cultore della materia in Storia della filosofia antica (M-Fil/07) presso l’Università di Salerno. Lì ha conseguito la laurea triennale (2012) e la laurea magistrale in filosofia (2014), perfezionata da un soggiorno semestrale Erasmus di ricerca tesi presso la Freie Universität di Berlino. I suoi interessi di ricerca riguardano la filosofia eleatica e la sua ricezione e la storia del Platonismo. È membro della International Society for Neoplatonic Studies, della Società Filosofica Italiana (SFI), della International Plato Society (IPS) ed è guest student presso il Thomas Institut dell’Universität zu Köln. Dal 2021 è membro del comitato organizzativo di “Eleatica” e ha inoltre curato il volume “Le vie dell’essere. Studi sulla ricezione antica di Parmenide”, Baden-Baden 2022.

Raffaele Ciccone laureato in filosofia con una tesi dal titolo “Conflitto teoretico e guerra tra stati nella riflessione kantiana sulla pace”, ha dedicato gran parte del suo percorso di studi alla filosofia morale e politica, concentrandosi su autori e teorie compresi tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, con particolare attenzione al Risorgimento. Ha preso parte alla “10th ECPR General Conference” svoltasi a Praga, con un intervento dal titolo “Perpetual peace: relationships between Kant’s political thought and the Italian political context in the Nineteenth Century”. Tra i suoi principali interessi: politica internazionale, nuove tecnologie e sviluppo di siti web. Ha esperienza nel campo del giornalismo.

Germana Giardullo ha conseguito la laurea magistrale in Filosofia presso l’Università di Salerno, discutendo una tesi in filosofia contemporanea dal titolo “Identità ebraica, male ‘totalitario’ e giudizio nel pensiero politico di Hannah Arendt”, in cui si occupava di temi quali l’assimilazione degli ebrei tedeschi, il Sionismo e la questione ebraica a partire dal tardo illuminismo tedesco, ripercorrendo l’intera produzione arendtiana. Si è poi dedicata allo studio e all’approfondimento della questione ebraica alla luce dell’attuale conflitto arabo-israeliano, ricercandone i presupposti teorici, filosofici e politici. Giornalista pubblicista, collabora stabilmente con la testata giornalistica salernitana Zerottonove.it. Esperta di web editing, piattaforme social, SEO, comunicazione e marketing sul web.

Antonio Sordillo è dottore di ricerca in filosofia medievale presso l’Università degli Studi di Salerno e l’École Pratique des Hautes Études di Parigi, con una tesi dal titolo “I ‘Sermones’ di Goffredo di San Vittore. Edizione, studio e commento”. Attualmente è cultore della materia in “Storia della filosofia medievale” all’Università di Salerno e docente di storia e filosofia nei licei. Membro della Società Filosofica Italiana e della Società Italiana per lo Studio del Pensiero Medievale, fonde le sue ricerche sull’esercizio e la diffusione del pensiero nell’alto Medioevo con gli interessi nel campo della comunicazione digitale.