Call for Papers
Rivoluzioni presenti e future. Movimenti sociali e soggetti politici nel XXI secolo
P.O.I. – Points of Interest, 15, II/2024
Termine ultimo per l’invio degli abstract: 31 agosto 2024
redazione@poireview.com
La rivista semestrale “P.O.I. – Points of Interest” invita a contribuire al numero II/2024 della rivista, sviluppando il tema in oggetto in conformità ai termini di seguito indicati e a partire dalle riflessioni qui proposte.
Il XIX secolo è stato l’età delle rivoluzioni politiche e dei primi conati di rivoluzione “sociale”; il XX secolo si apre con grandiose scosse rivoluzionarie (dalla Turchia al Messico alla Russia del 1917), che si incanalano nella contrapposizione tra un Occidente decadente e nuove potenze emergenti, per poi chiudersi con nuove rivoluzioni nazionali e capitalistiche nel maggiore degli Imperi sorto dal precedente ciclo rivoluzionario, l’URSS. Ma che cosa si è verificato dalla caduta del muro a oggi? Si possono contare diversi cicli rivoluzionari, dalle “rivoluzioni arcobaleno” dei paesi dell’Est alle “primavere arabe”, a cui vanno aggiunte le guerre di liberazione nazionale o di emancipazione di etnie oppresse, in particolare in Palestina. Eppure tutte queste figure della dimensione rivoluzionaria sono ambigue, contrassegnate da una grande presenza della dimensione mediatica sovranazionale e, più concretamente, dei giochi di interesse tra le grandi potenze. Questi ultimi ovviamente sono sempre esistiti e spesso hanno contato anche nelle rivoluzioni “classiche”, ma oggi questa dimensione internazionale sembra schiacciante proprio perché i soggetti politici delle rivoluzioni del XXI secolo sono deboli, fragili, ambigui, mancanti di un’internazionalizzazione propria e non mediatica. In parte, essi sono ancora figli delle false promesse della globalizzazione che, dalla fine del Novecento all’alba del nuovo secolo, aveva presentato Occidente e capitalismo come la forma inevitabile del progresso, la “fine della storia”. La questione delle rivoluzioni odierne, rivoluzioni senza un soggetto o con un soggetto “fluido” ha due aspetti di fondo. Uno è filosofico, concernente il destino del concetto di “soggetto politico”. Si tratta di un concetto usurato? Può essere sostituito da una concezione puramente moltitudinaria della soggettività politica? O si può pensare a una forma più robusta di corpo politico che unifichi le lotte degli oppressi, degli sfruttati e degli espropriati? La seconda questione, più ampiamente socio-politica, riguarda i temi delle variegate lotte di massa, che spaziano dalla questione ambientale alla dimensione nazionale di controllo del proprio territorio. Esistono modalità espansive di porre tali questioni? O esse sono poste in modo talmente contaminate dall’immaginario mediatico e dalle culture dominanti nei vari paesi da non potere avere uno sviluppo non tossico (etnico-nazionale o globalistico-liberale) sul lungo periodo? Quali rivendicazioni insomma per le insorgenze dell’oggi?
Tra le possibili tematiche che tale numero intende accogliere:
- Teorie post-classiche della soggettività politica tra fine del XX secolo e XXI secolo, da Negri a Butler;
- Fenomenologia dei movimenti di massa odierni dal 2008 a oggi;
- Il ruolo dei media nella costituzione di movimenti di massa odierni;
- Le rivendicazioni di genere e di rispetto umano e le rivendicazioni socio-ambientali: linee di continuità e linee di possibile contrapposizione nelle esperienze di lotta contemporanee.
Per modalità e termini di invio dei contributi, si osservi quanto di seguito indicato.
La risposta alla presente CFP dovrà essere preceduta dall’invio di un abstract, che sarà sottoposto a valutazione preventiva da parte della redazione sulla base della sua attinenza al tema così come declinato nella Call. Termine ultimo per l’invio dell’abstract (circa 2000 caratteri, spazi inclusi): 31 agosto 2024. La comunicazione dell’esito delle valutazioni avverrà alla scadenza del termine. Termine ultimo per l’invio del contributo integrale (20.000 – 60.000 caratteri, spazi inclusi): 31 ottobre 2024.
I contributi devono essere inediti e non devono essere contemporaneamente sottoposti a valutazione da parte di altre riviste.